Una scuola diversa è possibile? Si parla di mettere al centro l’alunno. Si parla ma… come e quando si fa?
La proposta di aderire alla rete Barbiana 2040 mi aveva intrigato da subito. Appena Giancarlo Costabile mi ha fatto la proposta, ho intuito che poteva essere una occasione per praticare una didattica realmente a misura di bambino e di ragazzo. La collega dirigente della scuola capofila ha confermato che la mia intuizione era giusta, che la sfida, ardua, produce frutto.
Con questo desiderio di ricerca mi sono recata, lo scorso 15 novembre, con alcune docenti del mio Istituto, in visita all’IC Don Milani di Lamezia Terme. E… sì, una scuola diversa è possibile.
Grazie all’accoglienza della collega Antonella Cerra abbiamo partecipato al laboratorio con le docenti dell’IC Don Milani dove abbiamo potuto notare come i bambini siano parte attiva del dialogo educativo in ogni momento della lezione, con responsabilità collettiva.
Si vive un’atmosfera distesa, senza tensioni, con una condivisione totale che gli alunni si esercitano su discussione, l’ascolto, il dialogo, il confronto che appartengono al gruppo e non a un singolo.
Gli alunni, si mostrano motivati e attenti e manifestano sicurezza negli apprendimenti stabilizzati dalla strutturazione del pensiero personale guidato dalle domande stimolo poste dalle docenti.
Non pesa il giudizio. Chi sbaglia non arretra, le correzioni sono condivise e partecipate, non sono mai effettuate per stigmatizzare gli errori.
La scrittura collettiva è una tecnica efficace per innescare la magia della voglia di stare a scuola e di apprendere.
Noi, della scuola Gullo di Cosenza siamo alla ricerca di nuovi orizzonti, per poter offrire ai nostri studenti un apprendimento significativo e concreto, proposto con la volontà di incontrare davvero i bisogni formativi dei discenti e garantire il loro successo formativo. Siamo veramente sorprese da come nella scuola Don Milani, in cui si pratica ormai da anni questa metodologia, gli alunni sviluppino il pensiero critico e gli insegnanti siano registi e mai giudici, operino con tempi distesi, andando oltre la lezione frontale di tipo trasmissivo, diventando promotori di un apprendimento altamente collaborativo e formativo.
Ci metteremo al lavoro con uno spirito nuovo, con la certezza che possiamo lavorare per la realizzazione di un sogno perché abbiamo toccato con mano che una scuola diversa è possibile.