Sono una insegnante di scuola primaria dell’istituto comprensivo di Grumello (BG). Vorrei spendere due parole sull’ultimo incontro di formazione che io e altre colleghe abbiamo avuto martedì 7 novembre presso la scuola primaria di Sorisole. Sto caldeggiando ai miei colleghi l’iniziativa e spero che possa essere organizzata un’altra data per assistere alla lezione di scrittura collettiva alle quale spero ossano partecipare i miei colleghi.
La formatrice, nonché l’insegnante della classe accogliente, è stata superba a gestire la classe, gli interventi, a cogliere stimoli e idee degli alunni, a connetterle seppur in alcune istanze apparentemente lontane dal focus; gli alunni erano totalmente partecipi, non solo attivamente con interventi, ma chi prendendo appunti, chi disegnando, chi imprimendo sui foglietti l’essenza del discorso che si stava facendo, chi cercando sul dizionario, chi costruendo una mappa: una libertà decisionale in una cornice di riferimento chiara a tutti nell’obiettivo comune.
Alunni preparati sul piano sociale, nel rispetto degli interventi altrui, alunni con un livello linguistico sopra la media, ho respirato tanto PENSIERO, la maestra li guidava la scoperta della parola, del logos, ha creato una vera e propria agorà, non solo fisica – con tanto di cuscini – ma un luogo del dialogo, dell’oratoria.
Ho assistito ad una notevole capacità argomentativa dei piccoli incentivata dall’adulta che incalzava con “perché?”, “e quindi?”, “poi?”, “allora?” …
Ne sono uscita stanchissima solo ad ascoltare, immagino l’insegnante nella gestione del tutto. Le vanno riconosciute le doti di estrapolare, di collegare, di creare stimoli con testi scelti e di qualità, da una parola stimolo sono scaturite frasi, testi, infine libri… che poi avranno bisogno di essere rivisti, ma è stato evidente come alcune idee fanno nascere altre idee, veri compiti autentici che poi gli alunni realizzano: quanta strada devo ancora percorrere!
Questi sono modelli che ti aprono la mente, che ti fanno capire che si può fare senza sentirsi assillati dal tempo e dal programma. Certo… ci vuole pazienza, bisogna procedere con gradualità e incentivare il lavoro interdisciplinare. Sono uscita da quella scuola con un’energia positiva, come è incoraggiante sapere che ci sono delle figure educative così competenti, aperte, motivate che investono sui bambini, su se stesse, sulla società.
Nel mio piccolo ora ri-comincio con alcune piccole strategie in classe, il presente è davvero dono!