
Cosa succede quando si dà spazio all’ascolto, alla fiducia e alla libertà di esprimersi?
Succede che una classe si trasforma in una squadra, e un laboratorio in un’esperienza di scoperta profonda. È quanto è accaduto a Telgate, nella scuola “Antonia Noli Marenzi”, dove ragazze e ragazzi delle classi prima e seconda primaria hanno partecipato a un laboratorio di scrittura collettiva condotto dalla docente e formatrice della Rete Barbiana 2040, Elena Bagini, nell’ambito del progetto PNRR “Attiva-Mente”.
Tre sono i tratti distintivi di questo laboratorio. Il primo: la riscoperta della parola come strumento di consapevolezza e giustizia, ispirata alla scuola di Barbiana. I partecipanti hanno capito che parlare, scrivere, ascoltare non è solo esercizio scolastico, ma atto di cittadinanza.




Il secondo: il protagonismo attivo di ogni studente, nessuno escluso. Attraverso un clima di fiducia e sperimentazione, anche i più timidi si sono trasformati in costruttori di pensiero, contribuendo alla creazione del testo collettivo “La Torcia dei Diritti”, simbolo di una scuola inclusiva e libera.
Il terzo punto chiave è stato il lavoro di squadra autentico, inteso non come semplice convivenza ma come cooperazione profonda. Proprio come le piante connesse nel “Wood Wide Web” – rete sotterranea di scambio e sostegno – i ragazzi hanno condiviso parole, emozioni, idee, imparando l’uno dall’altro.
Questo laboratorio non ha solo prodotto un testo, ma ha acceso una scintilla. La Torcia dei Diritti ora passa di mano in mano, da scuola a scuola, illuminando il cammino verso la scuola che vogliamo. Una scuola che sa ascoltare, che cura, che include. Una scuola che fa crescere.
Ecco di seguito il testo completo della scrittura collettiva messo a punto dagli alunni e alunne.
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