
PRIMO INCONTRO
PRESENTAZIONE
Ogni bambino si è presentato con il proprio nome dicendo il suo giorno preferito della settimana spiegando il perché.
La maestra Elide illustra la regola del gettone, che significa uso della parola, uno strumento importante; ogni bambino avrà a disposizione due gettoni da “spendere” per ogni intervento.
Insieme alla maestra si concorda che il tempo dei gettoni è di massimo 5 minuti.
Ben presto i bambini si accorgono che il tempo ipotizzato è molto lungo, occorre rivederlo e trovarne uno più consono alla conversazione. Vengono consegnati ad ogni bambino dei “fogliolini” (fogli piccoli bianchi) dove i bambini possono scrivere un pensiero o una parola. Ogni fogliolino sarà anonimo. Si riflette insieme sulla parola anonimo. La -a privativa indica l’assenza del nome, della firma. Si ribadisce l’importanza del pensiero espresso piuttosto che dell’autore.
INIZIO DEL LABORATORIO
La maestra mostra un albo illustrato: Carpe Diem di Cristina Petit. Chiede ai bambini di osservare in silenzio la copertina e successivamente di scrivere che cosa significa
il titolo sul fogliolino.
OSSERVAZIONI: Alcuni bambini sono stati molto veloci, altri hanno trovato difficoltà nel titolo e nel suo significato. La sfida era di scrivere il titolo senza conoscerne il significato. La maestra propone di osservare la copertina e di soffermarsi sul titolo.
La maestra chiede come è possibile capire il significato di un titolo?
I bambini utilizzando il gettone parola rispondono: ragionando, scrivendo, leggendo, memorizzando, immaginandolo.
Inizia la lettura del libro, al termine ogni bambino è libero di raccontare la storia per come l’ha compresa. A questo punto viene consegnato un secondo fogliolino su cui scrivere un titolo che si ritiene adatto per la storia ascoltata.
Il gruppo classe viene quindi diviso in due sottogruppi: il primo si occupa di leggere il primo fogliolino, scritto prima della lettura del libro, il secondo invece di classificare il secondo fogliolino con i titoli formulati dopo la lettura.
OSSERVAZIONI: Il primo gruppo ha individuato 4 blocchi di fogliolini, mentre il secondo 8 blocchi con ognuno un titolo diverso.

Seduti in cerchio la maestra chiede a due rappresentanti dei gruppi come hanno lavorato e se tra di loro qualcuno ha guidato il lavoro. I gruppi hanno lavorato in squadra. Il primo gruppo ha notato che quasi tutti avevano scritto il vero titolo del libro. Il secondo gruppo invece ha più varietà:
- Animali in fila
- Animali in cammino
- Animali coraggiosi
- Fuga dalle gabbie
Nonostante la lettura del libro, non per tutti è chiaro il significato del titolo, “Carpe Diem”.
Un bambino osserva che “ Se non c’è nessuna carpa (pesce) rappresentata sulla copertina, allora perchè c’è carpe nel titolo?”.
Un compagno risponde che magari in un’altra lingua non vuol dire “carpe”.
Per scoprirne il significato si è quindi dato inizio ad una ricerca, tutti i bambini sono diventati ricercatori, senza annotare il titolo, a casa dovevano scoprire il significato.

SECONDO INCONTRO
Inizialmente vengono consegnati i fogliolini con l’indicazione di prendere appunti per tutta la conversazione.
Prendono parola i ricercatori, i significati che emergono sono:
- Cogli l’attimo
- Afferra il giorno
- Non sprecare tempo
- Fai le cose al momento giusto
- Non perdere l’occasione
Si parte dal significato di cogli (prendi, raccogli), un bambino dice: “Sono due parole che si scrivono in modo diverso ma hanno lo stesso significato”.
L’insegnante spiega che quando le parole sono così si chiamano sinonimi, due parole che si scrivono ugualmente, ma hanno un significato diverso, si dicono omonimi.
Si ragiona in che lingua sia scritto “Carpe Diem”. Viene lanciata una ricerca per l’incontro successivo, dove si parla della lingua latina e se venga ancora usata.

Riguardando il file con i vari titoli, scritti prima e dopo la lettura, si osserva che la maggior parte dei bambini ha scritto sul primo fogliolino il titolo originale, mentre successivamente ne ha inventato uno, usando la propria fantasia, ciò che fa da ponte è la lettura della storia. L’insegnante chiede che cosa pensano del finale, un bambino dice che si potrebbe creare un nuovo libro con gli animali in un nuovo ambiente.
L’insegnante chiede se il titolo “Carpe Diem” sia adeguato alla storia ascoltata e si ragiona insieme.
Le idee emerse:
- Si perché gli animali si sono accorti al momento giusto di quello che stava succedendo
- Si perché gli animali hanno colto l’attimo
- Si perché hanno scelto il momento giusto per uscire dalle gabbie
- No perché gli animali partono ma non devono prendere nessun attimo
Inaspettatamente si apre una nuova “finestra” con il fogliolino di un ricercatore (finora silenzioso) che ha scoperto che Carpe diem si trova nella poesia di Orazio Flacco, spiegando che si tratta di una locuzione; si ragiona su cosa significhi.
Viene proiettata la poesia, si legge insieme la traduzione in italiano, si cerca nei versi “carpe diem”, che significa letteralmente “afferra il giorno”.
Ormai è chiaro che diem significa giorno, che rimane (dì) nei nomi dei giorni della settimana tranne sabato e domenica?
Viene lanciata una nuova ricerca, perché i giorni della settimana hanno proprio questo ordine?


TERZO INCONTRO
Dopo aver classificato i fogliolini scritti durante l’incontro precedente, i gruppi hanno eliminato i fogliolini doppi poi, in gruppetti, i bambini hanno deciso l’ordine cronologico dei vari paragrafi : prima, poi infine, I mucchietti – paragrafi:
- Sinonimi/omonimi
- Diem
- Locuzione
- Latino
- Carpe diem
- La storia
- Leggere
QUARTO INCONTRO
Ripresa della storia e del titolo “Carpe Diem”, all’improvviso la domanda di un bambino ha aperto un dibattito sull’età degli animali e su come si misura l’età.
La maestra Elide proietta sulla LIM tutti i loro pensieri scritti sui fogliolini e classificati per paragrafi la volta prima.
Oggi il lavoro è unirli e creare il testo collettivo. Insieme si comincia col pensare ad un titolo e a chi si vuole destinare il testo.
I bambini decidono che lo scrivono per qualcuno fuori dalla classe: amici, genitori, nonni… parenti, si comprende quindi che dovrà essere chiaro e semplice perché possa essere capito da tutti.
Qui di seguito, il testo del report della docente Stefania Favali, scaricabile in formato Pdf