Dal modello di Scuola di Barbiana alla Scuola 4.0: un’evoluzione naturale

Giugno ’24. Vengo contattata dal DS, Renato Cazzaniga, dirigente scolastico del CPIA, il Centro provinciale per l’Istruzione degli Adulti “Fabrizio De André” di Lecco, snodo formativo Pnsd e scuola capofila della Rete di scopo Ict Lecco, per illustrare il progetto “Barbiana 2040” durante la Summer School “Immergiamoci nella didattica laboratoriale con l’utilizzo delle nuove tecnologie”, una settimana di formazione full immersion a Lignano Sabbiadoro. Accetto con piacere l’invito.

Apre i lavori della Summer School il dirigente Cazzaniga che magistralmente parla a più di cinquanta docenti presenti del binomio “scuola tradizionale vs scuola innovativa”.
Inizia dalla domanda: “Cosa significa scuola tradizionale?”
Se si pensa ai nomi dei maestri e pedagogisti della tradizione della nostra scuola italiana ci vengono in mente Mario Lodi, Gianni Rodari, Bruno Ciari, don Milani, Maria Montessori… la vera scuola innovativa, una scuola attiva, laboratoriale, la scuola del fare che utilizza strumenti tecnologici, allora mi chiedo: “Non stiamo forse relegando la definizione di scuola tradizionale ad un modello di scuola con lezioni esclusivamente frontali che parte dal mediatore simbolico e arriva al mediatore simbolico, modello che è ben distante dalla migliore nostra tradizione di scuola italiana?”.

La “Scuola tradizionale vs scuola innovativa” è , in realtà, una falsa contrapposizione ed è accolta anche dai nostri colleghi che sono un po’ restii ad aggiornarsi e il loro unico modello di scuola è quello che loro hanno vissuto da alunni.
La scuola del terzo millennio non può essere avulsa dalla realtà e dalla contemporaneità; i nostri alunni sono nativi digitali, noi, come insegnanti, dobbiamo proporre una scuola attiva che utilizza diverse metodologie e diversi strumenti; un vero ambiente di apprendimento che funziona è un ambiente capace di integrare tante cose: il cartaceo e il digitale, le vecchie e le nuove tecnologie con l’obiettivo di far acquisire ai nostri alunni apprendimenti profondi che sedimentano e rimangono nel tempo sviluppando competenze cognitive, metacognitive, sociali ed emotive.


Quali sono i vantaggi dell’utilizzo delle nuove tecnologie all’interno della didattica? Sicuramente permettono l’utilizzo integrato dei mediatori e l’accesso a una vasta gamma di risorse educative per rendere le attività più piacevoli, interattive e coinvolgenti, consentono di creare percorsi individualizzati, adattando l’insegnamento ai bisogni degli alunni, creano occasioni di collaborazione e comunicazione tra alunni ed insegnanti, devono però, essere strumenti non fine a se stessi, ma di esplorazione di conoscenze e amplificatori di esperienze attive svolte in contesti scolastici ed extrascolastici. Tuttavia è importante considerare anche alcune sfide legate all’uso delle nuove tecnologie come la necessità di formazione adeguata per gli insegnanti, la gestione delle distrazioni digitali e l’accesso equo alle risorse tecnologiche per tutti gli studenti, ma soprattutto prioritario è l’educare gli alunni all’uso consapevole e responsabile delle tecnologie digitali; sviluppare il pensiero critico negli alunni per governare l’intelligenza artificiale è essenziale in un’era in cui queste tecnologie influenzano ed influenzeranno sempre di più la nostra vita quotidiana (…).

A seguire c’è una settimana intensa di laboratori e lezioni entusiasmanti sul tinkering, coding, Intelligenza artificiale generativa e le numerose app tecnologiche e le piattaforme di e-learning per:
la gestione della classe
• la creazione di contenuti
• l’apprendimento personalizzato
• la collaborazione
• l’interattività e il coinvolgimento
• l’apprendimento linguistico
• la programmazione e il pensiero computazionale
• le discipline STEAM, la lettura e la scrittura
• la realtà aumentata e virtuale

Oltre a riflessioni sull’implementazione delle nuove tecnologie e le best practices: formazione degli insegnanti, accessibilità e inclusione, sicurezza e privacy, feedback e valutazione, coinvolgimento degli studenti.
È sicuramente una settimana arricchente e motivante. Si avvicina la giornata in cui devo relazionare il modello “Barbiana 2040” e tra me e me penso “Io parlo del giurassico della tecnologia!”.
Ascoltando e vivendo intensamente le varie giornate raccolgo parole che avvicinano il modello di scuola di Barbiana alla Scuola 4.0.
Inizio il racconto di “Barbiana 2040”: «Il mio e nostro lavoro non è altro che un reinterpretare la buona pratica milaniana nell’epoca della tecnica, considerando il nativo digitale…», parlo della Rete, illustro il Manifesto del Movimento delle Scuole che aderiscono a Barbiana 2040 e racconto la mia storia di docente e formatrice della Rete scuole di Barbiana 2040, presento i libri in scrittura collettiva prodotti dai miei alunni in questi anni e poi , alla domanda delle corsiste: “Ci fai mettere le mani in pasta, in una lezione milaniana?”, decido di presentare il lavoro conclusivo del corrente anno scolastico:  “la serendipità”, una tappa del laboratorio “Lo sviluppo del pensiero critico attraverso la scrittura collettiva”, percorso dentro il mondo delle parole: un’esperienza immersiva didatticamente significativa di contaminazione tra cartaceo e digitale con l’uso del web e dell’AI generativa come “ambiente” di apprendimento.

QUI PUOI LEGGERE L’INTERVENETO INTEGRALE E LA DOCUMENTAZIONE DEL LABORATORIO


È importante continuare a giocare con le parole, affinché riacquistino il loro colore, il loro sapore, il loro rumore, il loro modo di muoversi, la loro capacità di sorprenderci e di meravigliarci, di raccontarci storie, di ballare sulla linea del tempo e il loro potere di evocare immagini, emozioni e pensieri.
La presentazione termina con un applauso forte e prolungato, vengo letteralmente travolta da una serie di domande e di considerazioni:

– È possibile vedere i tuoi bimbi in azione?
– Dove reperire tutto il materiale?
– Come esportare questo modello di scuola?
– È possibile iniziare il percorso a piccoli passi?
– È questa la scuola che noi insegnanti vogliamo!
– Ecco un bell’ esempio di didattica integrata di cui parlava il dirigente scolastico – superamento delle barriere disciplinari per una didattica integrata e aderente alla realtà.
– Che bella lezione di metodologia innovativa con l’ utilizzo della scrittura collettiva della Scuola di Barbiana per promuovere competenze trasversali, comunicative, critiche e sociali e curricolari.
– Don Milani e il valore della scuola della migliore tradizione italiana!
– Come sviluppare il pensiero critico per governare l’intelligenza artificiale.

– ecc…

Nonostante le differenze temporali e tecnologiche, entrambi i modelli, Scuola di Barbiana e Scuola 4.0 condividono l’obiettivo di offrire un’educazione di qualità e di promuovere l’inclusione, la partecipazione attiva degli studenti e il successo formativo di tutti.
In questo senso, il passaggio dalla scuola di Barbiana alla Scuola 4.0 può essere visto come un’evoluzione naturale verso un’educazione sempre più personalizzata e tecnologicamente avanzata.

Torna in alto