“Era una mattina di novembre…
Edoardo entra nella nostra classe”


Siamo gli studenti della 2A, scuola secondaria di primo grado, IC di Capriate, provincia di Bergamo.
Condividiamo questa storia perché vogliamo spiegare a voi quello che abbiamo vissuto, così se in futuro dovesse capitarvi questa opportunità , saprete di che cosa si tratta e che cosa vi aspetta. Inoltre volevamo trasmettervi quanto ci sentiamo fortunati per aver incontrato una persona vissuta al tempo di Don Milani e anche ad avere la possibilità di un’istruzione con più informazioni
e opportunità rispetto ai ragazzi di Barbiana.
Ecco il nostro racconto.

Era una mattina di novembre come tante altre e noi, i ragazzi della 2A, aspettavamo seduti nell’aula.
La porta si è aperta e dalla soglia è entrato un uomo molto paffuto, con i capelli bianchi e neri e un po’ anziano: Edoardo Martinelli. Ce lo immaginavamo MOLTO diverso: magro, molto più giovane…
Ci siamo tutti guardati negli occhi un po’ perplessi, chiedendoci cosa ci avrebbe fatto fare questo signore: è stato lui a raccontarci la sua storia.

Edoardo era un ragazzo che proveniva da una famiglia povera e contadina che abitava a Barbiana, un piccolo paese della Toscana. È stato un alunno di Don Lorenzo Milani da quando aveva la nostra età; la scuola iniziava alle sette di mattina e finiva alle sette di sera e durava tutto l’anno senza vacanze. Per andarci Edoardo ci metteva due ore.
Durante il pomeriggio, per liberare la mente, gli alunni facevano insieme al maestro dei laboratori o giochi e lui gli faceva fare diverse attività per far superare le loro paure.
Don Milani ha anche mandato Edoardo in Inghilterra per gli studi, mentre si trovava lì ha lavorato come scaricatore di porti e successivamente come venditore di vino. Noi non conoscevamo nulla della scuola di Barbiana, così abbiamo chiesto al nostro ospite di raccontarci qualcosa di più di questa particolare esperienza.

Abbiamo imparato che Don Lorenzo Milani nacque il 27 maggio 1923 a Firenze da una famiglia laica, ricca e colta.
Dopo la maturità classica si convertì ed entrò in seminario, anche se i suoi genitori non erano d’accordo; qui venne nominato sacerdote. Gli abitanti della sua zona, il Mugello, erano per lo più contadini, pastori e operai, che non sapevano ne scrivere e né leggere. Anche per questo cercò di avvicinare i ragazzi alla chiesa con dei giochi, ad esempio i giochi col pallone.
Fondó la sua prima scuola a San Donato Calenzano.


Nel 1963 arriva a Barbiana dove costruì un’altra scuola che diventerà un modello per gli anni a venire.
Don Milani capí che la scuola è un diritto fondamentale di tutti, compresi i poveri. Dato che i suoi alunni non potevano potevano acquistare i libri, gli faceva leggere i giornali ogni mattina, li analizzava, li approfondiva per poi parlare in classe di quello che avevano capito sull’argomento. Nel 1967 Don Milani scrisse insieme ai suoi alunni un libro intitolato : “Lettera a una professoressa”. Questo libro venne scritto in un modo semplice, cosi che tutte le persone lo potessero leggere; diventó così un punto di riferimento per la scuola.
Il suo motto e quello dei suoi alunni era I CARE: MI INTERESSA.

A causa di una grave malattia Don Lorenzo Milani morí nel 1967, a quarantaquattro anni e venne seppellito nel piccolo cimitero di Barbiana.
Le sue ultime parole furono : “Ho voluto più bene a voi che a Dio, ma ho la speranza che lui non stia attento a queste sottigliezze”.

Dopo averci raccontato questo, Edoardo Martinelli ha iniziato con noi il laboratorio di scrittura collettiva.
Eravamo disposti con i banchi a rettangolo in modo da poterci guardare tutti negli occhi: ci siamo disposti così perché era il metodo di insegnamento di Don Milani. Edoardo all’inizio ci spiegava alcuni argomenti per poi collegarne altri, non sempre collegati alla scuola di Barbiana.
Dopo averli argomentati ci dava dei bigliettini dove dovevamo scrivere cosa ci aveva colpito di più. Dopodiché i biglietti venivano messi dentro una scatolina e mischiati. Poi un compagno prendeva un bigliettino e lo dettava al compagno che scriveva sulla LIM davanti a tutti, con gli errori ,il suo contenuto, per poi correggerli insieme e dividerli in macro-argomenti.

Abbiamo fatto questo lavoro perché alle professoresse piaceva il modo di insegnare di Don Milani, ed Edoardo Martinelli era disponibile a spiegarcelo. Inoltre, grazie a questo progetto, avremmo potuto imparare un nuovo metodo di apprendimento e rafforzare il lavoro in gruppo, di conseguenza tenendo la classe più unita.

Vi lasciamo con alcune domande: ci piacerebbe molto ricevere le vostre risposte!
DOMANDE
1) Vi è sembrato interessante ciò che vi abbiamo raccontato? Cosa vi aspettereste da questa esperienza?
2) Quale è la parte che vi è piaciuta di più?
3) Vi piacerebbe fare questo tipo di lavoro?
4) Vi piacerebbe vivere come i ragazzi di Barbiana?
5) Cosa vi ha colpito di Don Lorenzo Milani ed Edoardo Martinelli?

Se volete rispondere, e ci farebbe molto piacere, potete farlo cliccando su questo indirizzo mail: barbiana@barbiana2040.it

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