Filosofia e AI, la formazione dei docenti per formare il pensiero degli alunni

Il tema della filosofia e dell’intelligenza artificiale sono di grande rilevanza nel contesto educativo odierno.
La formazione dei docenti per sviluppare le competenze di pensiero critico negli studenti è fondamentale per prepararli ad affrontare le sfide future. L’innovazione tecnologica odierna ci impone di alzare lo sguardo e chiederci di quali competenze, di quali valori hanno bisogno le nostre alunne e i nostri alunni per immaginare il loro futuro e poi per costruirlo.

Le quattro competenze chiave, note come le quattro C, sono:

  1. Comunicazione: La capacità di esprimersi in modo chiaro ed efficace.
  2. Collaborazione: La capacità di lavorare insieme agli altri in modo produttivo.
  3. Creatività: La capacità di pensare in modo innovativo e originale.
  4. Pensiero critico: La capacità di analizzare e comprendere profondamente e
    criticamente i messaggi.


    L’urgenza di oggi è data dall’innovazione tecnologica rapida e dai cambiamenti demografici e sociali. Con l’avvento dell’intelligenza artificiale, in particolare quella generativa, è essenziale dotare gli studenti degli strumenti necessari per comprendere come funzionano queste tecnologie e come approcciarsi ad esse. Questo è cruciale non solo per il mondo dell’educazione, ma anche per il lavoro e le relazioni interpersonali. Le tecnologie avanzate possono presentare contenuti che sembrano reali ma che in realtà sono falsi, rendendo ancora più importante il pensiero critico per distinguere tra realtà e finzione.
    Il professor Adriano Fabris, ricercatore di Filosofia morale e di Filosofia teoretica all’Università di Pisa, ha analizzato le questioni fondamentali riguardanti la didattica e l’impatto dell’intelligenza artificiale sulla mentalità comune.

    Il tema centrale è: L’impatto sulla didattica dell’AI è di affiancamento, potenziamento o sostituzione dell’essere umano?

    Dalla parte dello studente:
  • Tendenza alla sostituzione: Gli studenti potrebbero essere sostituiti in ciò che fanno e in ciò che sono per motivi di efficienza e comodità.
  • Conseguenza: Deskilling (impoverimento delle competenze).

    Dalla parte del docente:
    • Tentazione della sostituzione: I docenti potrebbero essere tentati di sostituirsi a un altro modello di sapere, ritenuto migliore.
    • Conseguenza: Proceduralizzazione definitiva dell’insegnamento.

    Antidoti:
    • Evitare la sostituzione e il deskilling
    • Evitare un atteggiamento unicamente proibizionista

    Ruolo dell’insegnante:
    L’insegnante può fare ciò che la macchina non può fare: insegnare non solo come funziona la macchina, ma anche qual è il senso e quali sono le conseguenze del suo funzionamento. Questo è il compito dell’etica dell’intelligenza artificiale applicata alla didattica.

    Human-Centered AI:
    L’intelligenza artificiale è una sfida da raccogliere, ma deve essere centrata sull’essere umano. Questa prospettiva, esposta in documenti europei e nelle varie iniziative del governo italiano, fa riferimento a valori condivisi e a criteri etici universali ricordandoci che: ”Il futuro ha un cuore antico”.

Per approfindire l’argomento e saperne di più si possono seguire qui i webinar:

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