Quando “collaborare” nella tua classe diventa una scoperta di valore

Quattro parole chiave per iniziare: Cooperazione, regole condivise, apprendimento esperienziale, interdisciplinarità. Un obiettivo trasversale: costruire un clima di classe positivo, potenziando autostima, empatia e senso di appartenenza al gruppo, attraverso strumenti come il feedback descrittivo, l’osservazione in itinere e l’uso di linguaggi creativi (arte, scrittura, storytelling).
Sono questi i pilastri del percorso didattico interdisciplinare incentrato sul valore della collaborazione, e progettato per una classe della scuola primaria. Un percorso che si può seguire seguendo i contenuti dei sui tre passaggi fondamentali e che strutturano l’itinerario didattico: una prima fase introduttiva basata sulla esplorazione del concetto di “collaborazione”; un secondo momento di approfondimento in cui si avvia una riflessione critica sull’importanza delle regole. E una terza fase conclusiva, di applicazione creativa e documentazione.
1. Esplorazione del concetto di “collaborazione” (Fase introduttiva) 
Definizione partecipata: Gli studenti riflettono sul significato della parola “collaborare” attraverso un dialogo in cerchio (agorà), partendo dall’etimologia latina (collaborare=lavorare insieme). 
– Esperienza pratica: Con i Kapla, gli alunni costruiscono una torre in gruppo, prima liberamente e poi in silenzio. L’attività evidenzia l’importanza della comunicazione e del coordinamento. 
– Riflessione guidata: Dopo l’esercizio, la classe identifica collettivamente gli elementi necessari per collaborare (es. ascolto, rispetto dei turni, condivisione di idee). 

2. Riflessione critica sull’importanza delle regole (Fase di approfondimento) 
– Narrazione simbolica: viene letta la storia di un paese senza regole, dove il caos generato dall’assenza di norme condivise porta gli abitanti a riscoprire il valore di poche regole essenziali per la convivenza. 
– Elaborazione di un “Contratto di collaborazione”.
– Gli studenti, attraverso la scrittura collettiva, definiscono regole condivise per il gruppo-classe (es. Rispettare i turni di parola, Aiutarsi nelle difficoltà). 
– Il contratto viene firmato da tutti, diventando un impegno visibile (es. cartellone esposto in classe). 

3. Applicazione creativa e documentazione (Fase conclusiva)
– Compito autentico: Realizzazione di un cartellone tridimensionale che sintetizza il percorso svolto, con l’obiettivo di “invogliare chi lo guarda a compiere gesti di collaborazione”. Il lavoro viene esposto durante l’open day della scuola. 
– Collegamento all’arte: Analisi del murales We the Youth di Keith Haring, simbolo di unità e diversità, per riflettere su come l’arte possa veicolare messaggi di cooperazione.
– Meta-riflessione finale: Gli studenti ricevono citazioni sulla collaborazione (es. un proverbio africano: Se vuoi andare veloce, corri da solo. Se vuoi andare lontano, cammina con gli altri) e firmano il contratto come atto simbolico di impegno. 

Ed ecco infine l’obiettivo trasversale che emerge dal processo didattico:
il percorso punta infatti a costruire un clima di classe positivo, potenziando autostima, empatia e senso di appartenenza al gruppo, attraverso strumenti come il feedback descrittivo, l’osservazione in itinere e l’uso di linguaggi creativi (arte, scrittura, storytelling). 

Ma ecco nel documento allegato di seguito (scaricabile in formato pdf) il laboratorio didattico completo e il lavoro sviluppato in classe con gli alunni.

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