LA STORIA
di Lavinia Agosti
LE TRE ORTENSIE
Poco prima del bosco, nell’ alta Valle dell’Agno, tra due fontane ,circondate da felci e muschio vivono tre piante di ortensia apparentemente uguali.
“Il profumo del muschio del mattino mi mette allegria” esclama Ortenrosa distendendo dolcemente le sue verdi foglie verso la timida luce del mattino che arriva dal fondo valle.
“Allegria, allegria, mi stiracchio e perdo tempo… Sei sempre la solita. Sveglia, datti da fare! L’aurora è il momento migliore per fare scorta di buona acqua” borbotta scontrosamente Ortenblu distendendo le sue forti radici, tra un sasso e l’altro verso la fonte curva.
“Uffa, sei sempre la solita guastafeste e poi a me l’acqua che bevi tu non piace. È cattiva e sa di ferro” dice Ortenrosa.
“Certo, non vorrai essere forte, vigorosa, con i colori del cielo e del mare come sono io” sbotta Ortenblu.
“Io sono rosa zuccherina, rosa ballerina , rosa come un confetto, rosa … colore della bellezza” ribatte Ortenrosa specchiandosi nella pozza d’acqua formatasi sotto la fontana del lavatoio.
“Buongiorno a voi care sorelle” esclama la piccola piantina ancora senza fiori.
Buongiorno si fa per dire… infatti, non fa a tempo a distendere le piccole foglioline che si sente tirare, allungare, trascinare le radici ora a destra e ora a sinistra, da una parte e dall’altra.
“Bevi l’acqua ferruginosa”.
“No, no. Non scherzare bevi l’acqua dolce, la bevono tutte le bambine, soprattutto quelle carine”.
“Devi fare i fiori azzurri”.
“Eh no, devi fare i fiori rosa”.
“ Azzur… Rosso…”.
Gluck… plin… toc… splash… Le due fontane, vicine alle tre piantine, sembrano rumoreggiare sempre più forte, stanche di sentire ogni mattina la stessa tiritera.
“Ma perché non la lasciano scegliere?” Esclama fontana curva.
“Noi fontane siamo tante, con acqua diversa ma tutta buonissima”.
“Mandiamo alle radici della piantina il nostro messaggio”.
“Cerca la tua fonte piccolina, sii te stessa ogni mattina”.
La piccola piantina, ogni giorno, spinge più affondo le sue radici nel terreno alla ricerca della sua fonte.
Una mattina qualcosa le fa il solletico, la fa sorridere, la fa ridere…
“Ma tu chi sei?”
“Sono bollicina e loro sono le mie amiche, arriviamo dalla falda profonda”
“La falda profonda?”
“Dove l’acqua è più frizzantina. Segui il nostro percorso se vuoi raggiungerla”.
“Buon viaggio bollicine”.
In una calda mattinata di fine estate la piccola ortensia sfoggia per la prima volta i suoi piccoli grappoli di fiori.
“Buongiorno Ortenbianca” esclamano in coro le due fontane.
“Ma come? Non sei rosa?” esclama Ortenrosa.
“Ma acciderbolina, non sei blu?”. Chiede Ortenblu.
“Non rosa, non blu” esclamano stupite le due ortensie in coro.
La piccola piantina dai candidi fiorellini bianchi inizia il suo timido discorso: “Ma… veramente… io…”.
Il calpestio dei passi dei primi escursionisti verso il boschetto silenzia tutte le piantine.
“Zitti…silenzio “ dicono le fontane.
“Che bella quella rosa esclama la bambina.
“Fantastica quella azzurra” dice ad alta voce nonna Gelsomina.
“Incantevole quella bianca” sentenzia il papà.
Il piccolo Michele non parla, prende il telefonino e click, click invio!
Con una dedica: “Tre ortensie, diversamente uguali, un mix a dir poco stupendo!”.
Ancora oggi, fra i dolci sentieri si trovano turisti alla ricerca delle tre ortensie armoniosamente differenti.
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